Lowland
parla di un piccolo territorio di pianura posto al confine del grande fiume e delle province di Parma, Piacenza e Cremona.
Il progetto è nato nel 2021, con l’intento di creare un inventario di questo paesaggio composto da sensazioni comuni, di cose già viste apparentemente irrilevanti, che costituiscono il senso di appartenenza e di comunità nelle persone che risiedono in questi luoghi.
Qui la parola “margine” può essere sostituita dalla parola “argine”, barriere di terra costruite come riparo dalle piene del fiume che, oltre a delimitare ciò che sta dentro da ciò che rimane fuori, sono parte integrante del paesaggio.
Il ripetersi di ciò che si vede dall’alto degli argini, sempre molto simile ma mai identico, crea una una sensazione di tranquillità, per certi versi (e per quanto mi riguarda) simile ad una preghiera.